Gestione del rischio PFAS nelle discariche mediante barriere di fondo innovative. Sfide e soluzioni con geosintetici
Zusammenfassung
Le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) sono composti chimici altamente fluorurati caratterizzati da una struttura chimica molto stabile che li rende particolarmente resistenti ai processi degradazione naturale a causa della loro elevata persistenza ambientale, tanto da essere nominati “forever chemicals”. Grazie alla loro inerzia chimica sono stati largamente utilizzati fin dagli anni ‘50 in vari prodotti industriali e di consumo e la loro forte resistenza ai processi di degradazione e tendenza ad accumularsi negli organismi viventi, ha causato nel tempo una diffusa contaminazione dei terreni e delle acque, tanto da portare alla loro inclusione nella
Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti. Il presente articolo intende descrivere quali siano le problematiche nella gestione dei terreni contaminati da PFAS all’interno delle discariche, con particolare attenzione rivolta ai limiti e alle criticità insite nei sistemi barriera attualmente utilizzati, che non sono infatti in grado di prevenire completamente la fuoriuscita e la diffusione dei PFAS dalle discariche all’ambiente. L’utilizzo di geocompositi attivi rappresenta una soluzione innovativa per migliorare e garantire il contenimento dei PFAS. Prove di laboratorio e sul campo dimostrano l’efficacia di questi geocompositi nella riduzione
della mobilità dei PFAS e i risultati ottenuti confermano che il loro utilizzo all’interno delle barriere di fondo delle discariche può sensibilmente migliorare il contenimento a lungo termine e mitigare i rischi associati al percolato contaminato da PFAS.
Ergebnis
I PFAS, ora inclusi nella Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti, pongono sfide significative per la gestione delle discariche a causa della loro persistenza e mobilità. I sistemi barriera compositi convenzionali, sebbene comunemente usati, potrebbero non prevenire completamente la migrazione dei PFAS, evidenziando la necessità di strategie di contenimento più efficaci. Sia le prove di laboratorio che quelle sul campo hanno confermato che i geocompositi attivi adsorbano efficacemente i PFAS, riducendo la loro mobilità nelle discariche e limitando così il rischio di contaminazione. Data la crescente attenzione normativa sulla gestione dei PFAS, l’integrazione dei geocompositi attivi nella progettazione delle discariche potrebbe offrire un metodo pratico per migliorare il contenimento a lungo termine. I risultati suggeriscono che questo approccio possa efficacemente mitigare i rischi associati al percolato con PFAS, contribuendo a realizzare discariche più sicure e sostenibili.